Guerra: flagello devastante, scatenato dal potere, per abbrutire la Coscienza Civile ed affamare i Popoli.
Parafrasando un grande intellettuale e Poeta che, già decenni or sono, profetizzava il degrado socio-culturale della nostra società: voglio esprimere il mio più profondo ed atavico disprezzo per la classe dirigente attualmente al potere; sedicente democratica e civile ma che, nella realtà, disintegra l’umana coscienza e affama le moltitudini, fomentando l’uso della forza per la risoluzione di ogni controversia. Una soluzione aberrante che coinvolge unicamente la popolazione inerme e manda al massacro i figli dei figli mettendoli gli uni contro gli altri e incitandoli all’odio reciproco. Tutto ciò perché, una masnada di cialtroni, ignorante e scellerata, che gioca a risiko sulla pelle della povera gente, pianifica a tavolino questi inquietanti scenari, per dividere e meglio imperare, per annichilire i sentimenti d’umana convivenza attraverso propagande subdole, condite dalle più becere menzogne; già, perché ogni azione, anche la più criminale, deve apparire, agli occhi del mondo, come una soluzione necessaria. Così è, pure per l’immane tragedia che si sta consumando nel cuore d’Europa, e non da oggi!…
Lo scontro armato è inevitabile! secondo il pensiero dominante espresso dai cialtroni di cui sopra, bisogna solo renderlo credibile agli occhi delle vittime designate, le stesse che, come da copione, devono pagare il prezzo più alto: ed ecco come d’incanto, saltar fuori, un mostro sanguinario (mo’ si sono accorti) che vuole minare le nostre sante istituzioni democratiche (sic!) partendo dalla guerra a una Nazione il cui rappresentante eletto (democraticamente?) viene innalzato al rango d’eroe e a cui, i “servi sciocchi” che rappresentano i Paesi più evoluti (?) della vecchia Europa, tributano “standing ovation” ad ogni pie’ sospinto. E qui, davvero, il mio pensiero di solidarietà e vicinanza lo voglio esprimere, in primis, al Popolo ukraino, prima vittima sacrificale, in questo momento storico, del clima di odio e di violenza che attanaglia il mondo. E da qui, anche il mio spassionato amore e la mia sentita fratellanza, per tutti i Popoli di questa Terra, colpiti da innumerevoli disastri naturali (di cui i primi responsabili sono sempre gli umani) e, ancor più, da altre gravissime tragedie, come le svariate guerre che si stanno combattendo in tutto il mondo, programmate al solo scopo di stabilire domini, sia pure effimeri, che mutano repentinamente, appunto, a seconda delle esigenze del grasso potere dominante che le genera! Ed ecco dunque, santificare o destituire dittatori, tracciare nuovi confini e/o innalzare muri, fomentare conflitti e dichiarare guerre, ivi compresa la guerra “culturale” di tutti contro tutti, anch’essa, in atto da tempo; nel silenzio assordante della maggioranza silenziosa che si gode, (finché può!) lo spettacolo, seduta comodamente su un divano.
E così, la propaganda, mezzo determinante per la persuasione di massa, non si limita solo ad annebbiare le menti con la divulgazione mirata di notizie false bensì, attraverso queste, mette in moto un meccanismo per entrare ancor più nell’intimo, iniettando paure e angosce costruite ad arte; come l’imminente penuria di cibo o di risorse energetiche che, i grandi potentati economici si erano peraltro già accaparrati, prima della guerra. Tutto ciò, al solo scopo di giustificare l’aumento sconsiderato dei prezzi e l’utilizzo, da parte dei soliti furbi, della borsa nera. Si fa credere alla gente, ad esempio, che dipendiamo massicciamente dal grano russo e ucraino ma; se andiamo a guardare i dati ufficiali, scopriamo che l’Europa, e l’Italia in particolare, importano da questi Stati percentuali del tutto risibili che si aggirano attorno al 7%; intanto però, l’obiettivo della propaganda è centrato: i prezzi aumentano a dismisura, e non per il padrone o i servi sciocchi ma per il Popolo che, da sempre, vive la Vita col sudore della propria fronte. Mi preme citare un altro elemento di bruciante attualità, e non di poco conto: l’agricoltura sana, quella biologica e agro-ecologica per intenderci, fondata soprattutto sulla piccola gestione contadina e familiare che, da millenni, provvede al nutrimento della stragrande maggioranza della popolazione, viene, anch’essa, messa in ginocchio perché, dicono in coro, padroni e servi sciocchi, in tempi di guerra, è meglio azzerare qualsivoglia aiuto economico che finanzi la qualità e la genuinità ed investire invece, sul potenziamento dell’agricoltura intensiva e su quella derivata dagli OGM, che da più sicurezza(?) con buona pace della cosiddetta e già annunciata transizione ecologica!
E noi, umili attori di questo immenso Teatro, che viviamo la vita e generiamo Altra Vita, con attività pacifiche e creative; qual è per noi, la parte da giocare, sotto questi cieli devastati da esplosioni e fumi tossici? Credo fermamente che, l’unica strada da percorrere, sia quella della reale ricerca della pace e della convivenza; che passi per la mutualità e il rispetto tra tutti gli esseri, per un’obiezione di coscienza civile di rifiuto categorico dell’uso della forza nella risoluzione dei conflitti, per una fattiva disobbedienza nel praticare di ogni forma di violenza, a partire dai rapporti interpersonali e, nel contempo, per lo sviluppo, in ogni dove, di un’educazione culturale che metta al centro l’Umanità e la Convivenza Civile!
Lo scontro armato è inevitabile! secondo il pensiero dominante espresso dai cialtroni di cui sopra, bisogna solo renderlo credibile agli occhi delle vittime designate, le stesse che, come da copione, devono pagare il prezzo più alto: ed ecco come d’incanto, saltar fuori, un mostro sanguinario (mo’ si sono accorti) che vuole minare le nostre sante istituzioni democratiche (sic!) partendo dalla guerra a una Nazione il cui rappresentante eletto (democraticamente?) viene innalzato al rango d’eroe e a cui, i “servi sciocchi” che rappresentano i Paesi più evoluti (?) della vecchia Europa, tributano “standing ovation” ad ogni pie’ sospinto. E qui, davvero, il mio pensiero di solidarietà e vicinanza lo voglio esprimere, in primis, al Popolo ukraino, prima vittima sacrificale, in questo momento storico, del clima di odio e di violenza che attanaglia il mondo. E da qui, anche il mio spassionato amore e la mia sentita fratellanza, per tutti i Popoli di questa Terra, colpiti da innumerevoli disastri naturali (di cui i primi responsabili sono sempre gli umani) e, ancor più, da altre gravissime tragedie, come le svariate guerre che si stanno combattendo in tutto il mondo, programmate al solo scopo di stabilire domini, sia pure effimeri, che mutano repentinamente, appunto, a seconda delle esigenze del grasso potere dominante che le genera! Ed ecco dunque, santificare o destituire dittatori, tracciare nuovi confini e/o innalzare muri, fomentare conflitti e dichiarare guerre, ivi compresa la guerra “culturale” di tutti contro tutti, anch’essa, in atto da tempo; nel silenzio assordante della maggioranza silenziosa che si gode, (finché può!) lo spettacolo, seduta comodamente su un divano.
E così, la propaganda, mezzo determinante per la persuasione di massa, non si limita solo ad annebbiare le menti con la divulgazione mirata di notizie false bensì, attraverso queste, mette in moto un meccanismo per entrare ancor più nell’intimo, iniettando paure e angosce costruite ad arte; come l’imminente penuria di cibo o di risorse energetiche che, i grandi potentati economici si erano peraltro già accaparrati, prima della guerra. Tutto ciò, al solo scopo di giustificare l’aumento sconsiderato dei prezzi e l’utilizzo, da parte dei soliti furbi, della borsa nera. Si fa credere alla gente, ad esempio, che dipendiamo massicciamente dal grano russo e ucraino ma; se andiamo a guardare i dati ufficiali, scopriamo che l’Europa, e l’Italia in particolare, importano da questi Stati percentuali del tutto risibili che si aggirano attorno al 7%; intanto però, l’obiettivo della propaganda è centrato: i prezzi aumentano a dismisura, e non per il padrone o i servi sciocchi ma per il Popolo che, da sempre, vive la Vita col sudore della propria fronte. Mi preme citare un altro elemento di bruciante attualità, e non di poco conto: l’agricoltura sana, quella biologica e agro-ecologica per intenderci, fondata soprattutto sulla piccola gestione contadina e familiare che, da millenni, provvede al nutrimento della stragrande maggioranza della popolazione, viene, anch’essa, messa in ginocchio perché, dicono in coro, padroni e servi sciocchi, in tempi di guerra, è meglio azzerare qualsivoglia aiuto economico che finanzi la qualità e la genuinità ed investire invece, sul potenziamento dell’agricoltura intensiva e su quella derivata dagli OGM, che da più sicurezza(?) con buona pace della cosiddetta e già annunciata transizione ecologica!
E noi, umili attori di questo immenso Teatro, che viviamo la vita e generiamo Altra Vita, con attività pacifiche e creative; qual è per noi, la parte da giocare, sotto questi cieli devastati da esplosioni e fumi tossici? Credo fermamente che, l’unica strada da percorrere, sia quella della reale ricerca della pace e della convivenza; che passi per la mutualità e il rispetto tra tutti gli esseri, per un’obiezione di coscienza civile di rifiuto categorico dell’uso della forza nella risoluzione dei conflitti, per una fattiva disobbedienza nel praticare di ogni forma di violenza, a partire dai rapporti interpersonali e, nel contempo, per lo sviluppo, in ogni dove, di un’educazione culturale che metta al centro l’Umanità e la Convivenza Civile!